Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
Noel x Licht - One Shot -
Come qualcuno di voi saprà, Pichi Pichi Pitch è una delle serie che più preferisco in assoluto, per tantissimi motivi. Dalla storia, ai personaggi, ai disegni, alle canzoni… Praticamente tutto! Ma come ogni serie ha i suoi difetti. Purtroppo, il limitato numero di puntate (e si presume anche il budget) non ha concesso alla serie di sviluppare alcuni personaggi, anche se essi sono molto importanti. Sognare non costa nulla e dunque possiamo svilupparli noi attraverso le Fan Fiction. Ogni, parlando con una compagna di classe del finale serie, abbiamo centrato molto sul fatto che Noel e Coco non hanno mai avuto un flirt. Lei sostiene che Noel e Licht avrebbero formato una grande coppia e… Pensandoci trovo che siano perfetti, fatti apposta per stare insieme! La storia ruota dopo la fine dell'anime. Ho presupposto che l'episodio 91 (P#39) fosse incentrato l'1 gennaio 2004, dunque la mia storia ha luogo il 5 gennaio 2004, pochi giorni dopo dunque. Spero per voi che conosciate bene i personaggi e le vicende della serie, altrimenti credo vi sarà più difficile apprezzare questo racconto. In ogni caso vi auguro buona lettura, sperando sia di vostro gradimento ( ´ ▽ ` )ノ Erano le sedici passate. Fuori dalla finestra si stava già facendo buio, anche perché la giornata era piuttosto scura e nuvolosa, si preannunciava un grande temporale, di dimensioni anomale anche per il territorio giapponese. Anche nel Pearl Piari c’era un’aria molto noiosa e cupa. Non erano passati neppure quindici giorni da quando le principesse Caren, Noel e Coco erano salite sulla terraferma per combattere contro Michel. Neol si alzò dal divano per andare a voltare pagina al calendario, a quanto pare, Nicola se ne era dimenticata. Era il 5 gennaio. Lo sguardo di Noel si incupì subito, il giorno seguente sarebbe dovuta tornare nel suo regno insieme alle due compagne, ma lei non lo desiderava affatto.
Le sette principesse erano riunite nel salone dell’hotel, ma tutti i clienti erano già ripartiti. Il Pearl Piari era deserto.
Dopo essersi seduta di nuovo, Noel si rialzò dal divano.
— Vado a fare un giro. — disse con aria grigia, mettendosi una leggera felpa nera addosso. — Con questo tempo? Non ti conviene… — le rispose Coco afferrando una patatina dal sacchetto che aveva davanti. — Già, il meteo ha detto che stasera ci sarà un tifone. — cercò di convincerla Caren. — Fra meno di un’ora sarò già di ritorno, non preoccupatevi. — fece Noel. — Almeno, prendi l’ombrello! — la consigliò Lucia. — Hai ragione, grazie. — concluse Noel uscendo di casa, dopo aver preso l’ombrello.
Il cielo era davvero scuro e il sole stava tramontando. Nella sua testa giravano mille pensieri… Ed erano tutti su di lui. Sul suo amore silenzioso con colui che fu una delle sue più grandi cotte. Ma Noel sapeva bene che, ormai, non era solo una cotta. L’unica cosa che ancora non le era chiara, era se lui la considerasse. Alle volte pensava che quella grande intesa fra loro due, era solo frutto della sua immaginazione. Eppure era lì. Se lo ritrovò davanti, e non se l’aspettava proprio. La città era deserta, erano tutti in casa per paura del tifone che sarebbe dovuto arrivare verso la mezzanotte. Però, il fatto che entrambi siano usciti a quell’ora in un giorno simile, può solo voler dire che, effettivamente, almeno una piccola intesa poteva esserci.
Licht era lì. In piedi sulla spiaggia con la sua giacca, che non era neppure abbottonata, nonostante il freddo. I suoi capelli scuri venivano trasportati dal vento e i suoi occhi, un misto tra il grigio scuro e il cobalto, erano alla ricerca della prima stella. Il cuore di Noel cominciò a battere all’impazzata, non si conteneva proprio. Si trovava ancora sul marciapiede, ma decise di farsi avanti, e arrivò sulla spiaggia.
— Ciao. — riuscì ad accennare quel saluto a malapena, neppure lei sapeva dove avesse trovato quel coraggio. Licht non si accorse che fosse arrivato qualcuno, e quando si voltò rimase sorpreso nel vedere Noel. Lo credeva impossibile. Non si erano mai parlati prima d’ora, ma lui sapeva che tra loro c’era qualcosa. Anche se arrivava spesso a pensare che quelle occhiate fossero solo frutto della sua immaginazione. — Ciao. — Licht si fermò un istante e proseguì — …Noel, giusto? — — Esatto. Tu invece sei Licht, dico bene? — rispose impacciata la fanciulla. — Sì, infatti — quelle parole fecero una fatica tremenda per uscire dalle labbra di Licht. Ci fu qualche minuto di pausa. Di solito questi momenti sono pieni di imbarazzo, ma in quegli attimi, nessuno dei due sentiva il dovere di dire qualcosa. Tutto per il semplice fatto che si trovavano entrambi a loro più completo agio. — Che ci fai qui? — chiese Noel, spinta solamente dal desiderio di sapere. — Insomma, voglio dire… Sono tutti chiusi in casa. — — Potrei farti la stessa domanda, sai, Noel? — le rispose Licht. — È vero, hai ragione… Scusami. — Disse un po’ sottotono Noel, ma in realtà non si sentiva né in colpa né preoccupata. Anzi, pur avendo il cuore a mille, era veramente a suo agio. — Ma no, non serve che ti scusi, mi fa piacere fare due chiacchiere con te. — la rassicurò Licht. — Grazie. — e Noel si fece scappare un grazioso sorriso. Poi, seguì un altro momento di silenzio e riflessioni, questa volta più lungo però. Pur rimanendo muti, in quegli istanti sembravano condividere molte cose.
— Senti… — Licht sembrò voler dire qualcosa ma si dovette fermare. Da un po’ di minuti, il vento si era fatto più forte, ma una potente volata improvviso riuscì a farlo tacere.
…E bastarono pochi secondi per capire che non era una semplice volata passeggera. Il vento cominciava a infuriare tantissimo. Noel non riusciva ad andargli conto, il vento la spingeva. Divenne tanto forte da mettere in difficoltà non solo la ragazza, ma anche Licht.
— Il tifone… — si limitò a pensare Noel.
Il vento soffiava forte e l’epicentro del fenomeno era oltre il mare. Le onde cominciavano a dimenarsi furenti fra loro, diventando sempre più grandi. Noel e Licht non dovevano muoversi, se solo alzavano un piede si sarebbero trovati in aria. Gigantesche onde si stavano creando e col vento non si riusciva a vedere nulla.
Licht non riusciva più ad inquadrare Noel, la sua preoccupazione saliva alle stelle. Forse era finita in mare, il che poteva essere pericoloso anche per una sirena. Ma il peggio doveva arrivare… Quello che fino a poco fa risultava un momento bellissimo per entrambi, stava pian piano diventando un vero incubo… Un’enorme onda anomala stava per colpire Licht, non c’era via di fuga. Farsi assorbire dal vento o farsi colpire dall’onda? Entrambi lo avrebbero condotto in mare.
Noel stava impazzendo. Ma ormai sapeva cosa fare. Il potere della perla che aveva nel ciondolo appeso al collo, era in grado di compiere un miracolo, così come ogni perla di una vera principessa.
La fanciulla fece un salto, cominciò quasi a volare. Strinse fra le mani il ciondolo a forma di conchiglia e pensò la formula magica. Licht vide risplendere sopra di sé un’abbagliante luce blu. Capì che Noel era salva, e che con la sua voce avrebbe salvato la situazione.
Grazie alla perla, una sorta di sfera di luce apparve in aria, Noel poteva essere al sicuro rimanendo lì.
Prese in mano il suo prezioso microfono, e con l’aiuto della sua splendida voce, cominciò ad intonare la melodia che aveva nel cuore.
Quell’ode all’amore aveva il potere di placare ogni male.
Il vento cominciava a cessare, quasi a diventare gentile brezza. L’onda si stava restringendo e il mare si stava calmando.
Solitamente, una canzone cantata da una sirena non ha questo effetto, ma Neol era impreziosita dal vantaggio della forza dell’amore, che ora era certa di possedere.
Il vento cessò del tutto, ad accompagnare quella sera appena nata c'era solo un lieve venticello. Quel brutto sogno era finito e Noel poté compiere il miracolo in cui sperava.
Ma una volta posato lo sguardo a terra, notò che Licht era disteso, sfinito.
Annullò la trasformazione e tornò la ragazza di prima.
Non appena toccò terra corse subito da Licht. Non rispondeva. Noel lo prese in braccio cercando di capire se fosse ancora cosciente. Il cuore le batteva a mille, un po’ per il contatto fisico con Licht ma molto di più per la preoccupazione che la assaliva.
— Licht! — esclamò Noel. — Licht, Licht! — Noel non capiva più nulla, stava perdendo ogni perché. Non poteva e non voleva crederci. Chiuse gli occhi sperando che si trattasse davvero di un sogno. Fu costretta a riaprirli dalle lacrime che stavano per scenderle sul volto, ma dopo li richiuse subito, esplodendo in un lamento di dolore.
Sentì le sue labbra sfiorate. Aprendo gli occhi riconobbe il dito di Licht davanti la bocca.
— Non è successo nulla, stai tranquilla. — la rassicurò Licht sorridente mentre era ancora esausto fra le sue braccia. — Ti ringrazio — Noel non riusciva a crederci. Quella che fino a pochi secondi fa era intramontabile tristezza, era diventata gioia pura. Noel si buttò su di lui e si lasciò andare. Licht la abbracciò e la strinse forte a sé. — Vedi… Vedi… Io… — Noel cercò di farsi forza fra le lacrime, che ormai erano simbolo di gioia. — Lo so. — rispose Licht. — Anche io… Molto. — Noel sentiva di non essere in grado di contenere tutta quella gioia. Voleva rimanere così per sempre. E con un sorriso, gli sfiorò le labbra. Un bacio appassionato fu la prima vera parola di quel grande amore silenzioso. Fin.
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